L’idea di Google era fantastica: vai a visitare un museo e guardando un quadro hai proiettato sulla lente destra tutte le informazioni relative a quel quadro, oppure hai a disposizione informazioni relative all’Hotel che hai davanti ancora prima di entrare relativamente ai servizi, ai prezzi eccetera o ancora, mentre cammini per strada puoi avere la mappa del percorso che devi fare per arrivare a destinazione a pochi centimetri dalla retina del tuo occhio. In somma, una vera innovazione, una cosa che rasenta la fantascienza, roba da Star Trek.
Come mai, allora, dopo un lancio in cui sembrava che dovessero diventare un gadget irrinunciabile, il simbolo dell’essere evoluto e proiettato nel futuro, sono spariti? Primo tra tutti il fatto che costassero parecchio, una somma fuori dalla portata media di giovani e ragazzi cui sarebbero stati destinati, in secondo luogo la batteria con durata di poco superiore a tre ore che limitava eccessivamente l’utilizzo e poi troppi Bug.
Non bisogna nemmeno trascurare il fatto che molti ragazzi e ragazze soprattutto si potevano sentire a disagio con occhiali così particolari come i Google Glass e i comandi vocali costringevano le persone a dare comandi a voce ben scandita in mezzo alla folla mentre camminavano, una figura che in tanti non si sentono di affrontare. E così Google li ha mandati fuori produzione e dopo nemmeno due anni e pochi esemplari venduti.