Che fine hanno fatto i Google Glass? Solo qualche mese fa attorno al prodotto tecnologico sviluppato nei laboratori del colosso di Mountain View c’era grandissima attesa anche perché la prospettiva di poter utilizzare comunemente questi occhiali che sfruttano la realtà aumentata, nonostante un prezzo di lancio sul mercato decisamente alto, aveva scatenato una rincorsa che da tempo non si vedeva, ma il progetto sembra essersi arenato.
Accanto alle mille attenzioni del pubblico e degli addetti ai lavori sono anche cresciuti in questo periodo i dubbi e le critiche perché da quando i Google Glass sono ufficialmente entrati in possesso di Explorer sono anche aumentate le perplessità sulla loro effettiva utilità. E così sono in molti a pronosticare un (quasi) sicuro fallimento del progetto forse arrivato sul mercato troppo in fretta rispetto a quelli che dovevano essere i tempi di maturazione. In realtà la storia della tecnologia è piena di precedenti che dimostrano come progetti poi rivelatisi vincenti e utili siano stati all’inizio bocciati come irrealizzabili oppure considerati assolutamente inutili.
Lo dimostra ad esempio il fatto che comunque i Google Glass sono stati adottato da grandi industrie mondiali come Boeing, il noto produttore di aerei, nella fase di costruzione e assemblaggio degli apparecchi con risultati evidenti di risparmio dei tempi ma anche la riduzione dei margini di errore da parte degli operai e dei tecnici.